La città del giorno: Bovolone (VR)

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Bovolone (VR)

La storia è comune a tutti i paesi che geograficamente e geologicamente si trovano nel territorio della Bassa Veronese ad avere le stesse caratteristiche. Questo non toglie certo a Bovolone il fascino paesaggistico delle sue origini e della sua terra. I segni del primo insediamento risalgono a 2500 anni a.C. cioè al quaternario, tra la fine dell'età della pietra e l'inizio dell'età del bronzo. Ne è testimonianza una vasta necropoli scoperta più di un secolo fa in località Prato castello e costituita da urne, sepolcri... Successivamente, anche di recente, venero effettuati scavi ad opera della Soprintendenza ai beni archeologici del Veneto che misero in luce oltre al rito dell'inumazione; punte di freccia, e coltelli in selce lavorata e vasi di corredo. La presenza di terramaricoli, inoltre, nella terra valliva è testimoniata dalle palizzate infisse nel sottosuolo dove oggi, convogliato nei suoi argini, scorre lento il fiume Menago. Le condizioni climatiche, evidentemente buone, questi immensi acquitrini e la fertilità del terreno fecero sì che vi approdassero numerosi abitanti i quali fondarono qui il loro lavoro villaggio. 

Terra delle rane. Una tradizione orale antica vuole che il nome "Bovolone" corrisponda a "Terra delle rane". Vero o no, il nome è certamente di origine longobarda e deriva dal termine "boto" il cui significato resta tuttavia assai incerto. Il nome latino di "Bodolonus" confermerebbe però l'antica tradizione suffragata del resto anche dal termine di "rana bodoli" ancor oggi dato ai girini prima di diventare rane.

Un feudo vescovile Il primo documento storico risale alla data del 24 giugno 813 quando il monaco benedettino Ratoldo, vescovo di Verona (803 - 840) emanò un "privilegio" noto come "pagina firmitatis" che distribuiva in quattro parti uguali (vescovo, clero, poveri e fabbriche della chiesa) le rendite del feudo di Bovolone "sua terra". Il feudo venne confermato dai vescovi, papi e imperatori successivi. Anche gli Scaligeri e la Repubblica veneta riconfermarono al vescovo di Verona gli antichi privilegi di "Conte di Bovolone", i diritti e le prerogative sul feudo. Il feudo vescovile cessò di essere tale, dopo circa un millennio e precisamente nel 1796 con la conquista del territorio da parte di Napoleone Bonaparte che fece scomparire la struttura giuridica esistente sopprimendo ogni privilegio. Così Bovolone entrò nel 1866 a far parte del Regno d'Italia.

 

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