La città del giorno: Capoterra (CA)

S. Efisio - La sagra

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Capoterra (CA)

La sagra di Sant'Efisio

Da oltre tre secoli ogni anno a Cagliari, Capoterra, Sarroch e Pula si rinnova il voto promesso al Santo protettore per dare vita ad una delle sagre più interessanti d'Europa. Questa sagra, tenuta in costumi antichi, costituisce una delle manifestazioni più belle e più genuine della tradizione popolare. Il corteo di Sant'Efisio, che risale al 1656, crea uno spettacolo autentico, consacrato da un rito tramandato da secoli senza soluzione di continuità, sotto tutte le dominazioni straniere, anche nei terribili tempi delle guerre.

La processione del primo maggio si articola in tre parti. La sfilata è aperta dalle caratteristiche "traccas" antichi carri agricoli trainati da buoi (veicoli assai simili al plaustrum dei romani) che però sono decorati ed infiorati a festa. Segue poi una incredibile processione delle rappresentanze delle città e paesi della Sardegna con gruppi in costume tradizionale diverso da zona a zona, in uno splendore di colori, ricami, gioielli, sete e broccati. Infine arrivano i miliziani a cavallo che scortano il santo con i cavalli preziosamente addobbati. Il corteo a cavallo è la parte più antica della sagra. Sfilano per primi i cavalieri provenienti dai paesi del Campidano con le cavalcature infiorate e con preziosi finimenti. Poi seguono nella loro uniforme rossa i Miliziani, gli eredi dei reparti delle antiche milizie sarde, armati di archibugio e di sciabolone. I miliziani sono una organizzazione militare, di origine antica, che collaborò in guerra con le truppe dei corpi regolari e che si distinse per atti di eroismo nel 1793 contro i francesi. I Miliziani scortano Sant'Efisio e rendono gli onori militari con lo stendardo dei Quattro Mori. La scorta successiva dei gentiluomini in marsina ricorda i rappresentanti della municipalità che nel 1656 pronunciò il voto con cui si istituì la sagra. Oggi essi costituiscono l'Arciconfraternita del Gonfalone, sotto l'invocazione di Sant'Efisio Martire. Sfila poi a cavallo l'Alter Nos, ossia il rappresentante, un tempo, del Viceré della Sardegna, oggi rappresentante del Sindaco di Cagliari, con la scorta di due valletti del Comune in costume seicentesco. Il Sindaco indossa un medaglione d'oro. Prima del cocchio del Santo procedono i suonatori di Launeddas, il più antico strumento musicale, ancora in uso in Sardegna. La processione sfila per le principali vie di Cagliari e poi Sant'Efisio prosegue il suo viaggio fino a Nora, facendo la sua prima tappa nel pomeriggio del 1° maggio nella chiesetta di Su Loi a Capoterra.

S. Efisio

Martire

Il voto

La sagra di S. Efisio

Preghiera a S. Efisio

 

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